Storia di tradizione e bontà

Casa Infante - Artigiani del gelato

Le storie belle non nascono mai per caso

e questa è una storia non solo bella, ma anche buona. L’esperienza di tre generazioni viene trasportata nel campo della gelateria producendo un inizio sfavillante e ricco di prospettive.

È passato quasi un secolo da quando Leopoldo Infante, innovativo  maestro dell’ arte bianca napoletana, sulla base della tradizione tramandata da vecchi maestri tarallari di fine ‘800 , decise di aprire una sua bottega in via Foria, focalizzandosi specificamente su quello che sarebbe diventato il più celebre tarallo napoletano del mondo, il tarallo n’zogna e pepe. Dopo anni passati a produrre e rivendere ai famosi chioschi di Mergellina e ai vari venditori ambulanti della città, forte dell’esperienza maturata e della tradizione orale di famiglia tramandata di padre in figlio, Leopoldo decise che era il momento propizio per aprire un negozio specializzato a Via Foria, all’epoca epicentro commerciale di una Napoli popolare e vivace, che cominciava ad apprezzare quel prodotto povero ma particolare.

Ciò portò i napoletani a identificare la bottega di Leopoldo di via Foria come il tempio del tarallo ‘nzogna e pepe, in cui ritrovare anche altri prodotti classici della biscotteria come i serpentelli, i taralli zuccherati, i quaresimali e tanti altri.

Patrizio , figlio di Leopoldo a sua volta custode di quella secolare tradizione, negli anni ’70, estese l’ offerta del punto vendita alla pasticceria realizzando  una serie di prodotti dolciari entrati, a pieno titolo, nell’immaginario gastronomico dei napoletani per l’amore con cui sono realizzati, per la qualità degli  ingredienti e, soprattutto, per la loro straordinaria bontà, quali le sfogliatelle, i babà, nelle loro più svariate composizioni, ma con chiari segni di innovazione come quando decise di fare una torta ingrandendo una zeppola e riempiendola di crema e fragoline che in breve tempo è diventato un must della pasticceria napoletana.

                   Arriviamo così a “Casa Infante”

un piccolo gioiello che racchiude in se tutte le caratteristiche della tradizione e dei valori che la famiglia ha accumulato nel tempo.

L’ambientazione è quella delle antiche botteghe di inizio ottocento, con marmo bianco a profusione e un mobilio che ricrea un ambiente più che familiare. La presenza di ben trentasei gusti serviti sin dal primo sguardo all’attenzione dei clienti, una fontana di cioccolato che, messo nelle cialde prima del gelato, regala successivamente sensazioni di rara piacevolezza, personale femminile preparato ed attento alle esigenze dei clienti, la location, nella centralissima Via Toledo, forse la strada più famosa e frequentata di Napoli, hanno contribuito a creare le condizioni per un grande successo, subito bissato dal negozio del Vomero e da quello di via Chiaia, che replicando fedelmente gli stilemi del primo, hanno confermato la vocazione imprenditoriale e la tenacia dei due giovani titolari, Fabio e Marco Infante.

Storia di tradizione e bontà

Giovani, dicevamo, eppure già temprati da una lunga gavetta nell’impresa di famiglia, ma volenterosi di esplorare nuove opportunità, nel rispetto profondo del loro passato ma proiettati in avanti, pronti a rimettersi in gioco ed ad imparare di nuovo, perché se è pur vero che la tradizione di pasticceria conta moltissimo, è anche vero che l’arte del gelatiere ha sue precise caratteristiche che non si inventano e non si improvvisano.

Ed ecco che l’esperienza affiora,

soprattutto nella capacità organizzativa, per cui i due fratelli si dividono i compiti: Marco, l’anima produttiva, l’esperienza maturata nella pasticceria la mette a frutto seguendo corsi e approfondendo la ricerca su quanto di meglio la moderna tecnologia potesse offrire nel rispetto di una produzione che rimane artigianale per la scelta delle migliori materie prime e per la cura e l’attenzione dei particolari.

Fabio invece, forte della sua esperienza nel ramo commerciale, segue tutto ciò che riguarda la vendita e l’elemento principale di ogni azienda di successo, il personale. Tutti i collaboratori delle due gelaterie sono stati scelti attraverso un processo di selezione e prova rigoroso, con un’attenzione maniacale al cliente, alle sue considerazioni ed alla convinzione che un buon prodotto è un ottimo punto di partenza, ma è poi necessario creare la parte percettiva immateriale, cioè la piacevolezza visiva, la sensazione di eleganza, la freschezza del rapporto umano.

Una grande mano i due giovani imprenditori l’hanno avuta affidandosi a Franco Costa di Costagroup, per la realizzazione dei negoziCon la sua trentennale esperienza nel settore, Franco ha perfettamente interpretato i loro desideri traducendoli in questi piccoli gioielli che coccolano il cliente sin dal suo avvicinarsi al negozio. Infatti la cosa più evidente è la presenza del mantecatore verticale Cattabriga, che, posto all’interno di uno spazio delimitato da pareti di vetro, una volta a settimana prepara sul momento il gelato per i clienti, facendo vivere in diretta l’esperienza della produzione artigianale del gelato.

Ecco forse è questo il semplice segreto di questa avventura imprenditoriale, fare le cose per bene, scegliere i collaboratori migliori, puntare alla qualità avendo bene in mente che anche un negozio di gelati deve avere un’anima, una identità ben precisa. In questo caso la sfida può dirsi vinta. 

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